Segni particolari:
i pomodorini da serbo “col pizzo”, detti anche piénnoli (pendoli) per l’abitudine di appenderli in grappoli, alle pareti o ai soffitti, sono tra le produzioni più caratteristiche dell’area vesuviana. La buccia è spessa e resistente, la polpa soda e compatta dal sapore dolce-acidulo, povera di succo, prosciugata dal sole che splende sui terreni aridi del vulcano.
Il Presidio valorizza questo eccellente ortaggio, che viene coltivato con metodo biologico e viene anche trasformato nella tradizionale conserva di pomodorini: i pomodori più maturi vengono lasciati asciugare per circa un mese e poi sono tagliati a spicchi detti pacchetelle e inseriti pazientemente negli appositi vasi di vetro.
Provenienza & produttore:
l’azienda agricola casa Barone è la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio, ubicata alle pendici del Monte Somma, costituisce un emerito esempio di sviluppo eco-sostenibile. La varietà di coltivazioni si estende sui terreni attraversati dalle lave dell’eruzione del ’44, tra i caratteristici muretti a secco e piccoli terrazzamenti, ginestre e altre essenze della macchia mediterranea, dove i vigneti si alternano a oliveti, frutteti e le aree dedicate appositamente ai pomodorini del piennolo.
Come De-gustarla:
in cucina è ideale per le cotture veloci come i classici spaghetti aglio olio e pomodorino o per i tradizionali piatti a base di pesce come i vermicelli alle vongole o il pesce all’acquapazza. Eccellenti anche per la preparazione della "carne alla pizzaiola": fettine cotte in un semplice sughetto di pomodorini preparato all’istante da utilizzare anche come condimento per i maccheroni, una volta estratta la carne!